Happy End 2004 > Arek
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I casi della vita - Allora da dove iniziare... Il 17 settembre di mattina vado in un negozio per comprare dei croccantini per il mio cucciolone "pelosauro" come lo chiamo io, dato che è un pastore tedesco a pelo lungo... tanto pelo!!!
Nel negozio vedo esposte le medagliette da mettere al collare su cui scrivere il nome e un telefono. Penso di comprarla dato che Arek (questo è il nome del mio cane) non ne ha ma purtroppo il proprietario mi dice: "ripassi lunedì che mio nipote è in vacanza ed è lui che le incide".
Me ne vado con il mio pacco di croccantini e l'idea di ripassare lunedì per la medaglietta. La sera ricevo la chiamata dal ragazzo che fa la chiusura dove lavoro e dove Arek normalmente vive. Mi dice che è sparito, il recinto è chiuso ma lui non c'è.
Stavo andando ad una cena, avviso che farò tardi e inizio a cercare,
chiamandolo. L'idea, dato che è un bel cane, è che lo abbiano
rubato, tutti mi dicono "te l'hanno rubato, è logico" e
la tristezza aumenta, perchè in quel caso so che di sicuro non lo
rivedrò.
Ma non mi do per vinta e nei giorni successivi la notte il cancello al lavoro
rimane socchiuso e lascio nel recinto acqua e croccantini (che hanno nutrito
un sacco di gatti!!!) nel caso in cui tornasse.
Inizio ad attaccare cartelli, a chiamare tutti i canili, ad avvisare i veterinari di zona, faccio la denuncia ai carabinieri, a girare su internet alla ricerca di siti su cui lasciare annunci. La cosa bella è quando vedi che la gente ci tiene: anche se non ti ha mai visto prima, quando vai nei negozi e chiedi di esporre il volantino, la gente ti chiede informazioni sul cane - si vede che ci tengono (non tutti però, altri manco ti filano...).
Secondo me è stato importante parlare con le persone, i volantini sono utili anche sui pali, sui cassonetti, ma bisogna rendere la gente partecipe del tuo dolore. Ho ricevuto un sacco di telefonate di persone che avevano visto il cane ma magari avevano letto il cartello dopo averlo visto, oppure non erano riusciti a fermarlo. Anche i carabinieri di zona sono stati carini, uno neanche mi ha fatto la multa perchè giravo con i fendinebbia accesi dato che gli ho detto che mi servivano per illuminare meglio i bordi della strada per cercare Arek!
Comunque è bruttissimo: non capivo, tutti lo vedevano tranne io. Ogni volta che vedevo un pastore tedesco pensavo potesse essere lui che magari sotto stress potesse aver perso del pelo o essersi imbruttito. In compenso quasi tutti i cani randagi della zona erano contenti, dato che ogni mattina e sera facevo alcuni giri, sempre con i biscottini appresso, per stradine impervie o dove avevano detto di averlo visto.
Dopo 22 giorni passo in motorino davanti al lavoro e vedo per caso una ragazza trascinata da AREK!!! Lo chiamo e lui si fionda in mezzo alla strada e mi salta addosso e quasi mi fa cadere. La ragazza allora dice: "suppongo sia suo!!!".
Insomma, cosa era successo? La ragazza aveva trovato Arek per strada davanti a dove lavoro, lo aveva avvicinato per cercare di toglierlo da in mezzo alle macchine e poi lo aveva caricato in macchina e tenuto a casa sua dall'altra parte di Roma per tutto quel tempo, dicendo che non sapeva come trovare il proprietario.
Dice che il tatuaggio non lo aveva trovato anche se è grande e
dentro la zampa posteriore. Penso quindi che la medaglietta mi avrebbe permesso
di ritrovarlo prima.
Una volta a casa ho ricominciato il giro inverso: togliere tutti i cartelli
e ringraziare tutti per la collaborazione, stavolta con Arek appresso così
le persone hanno potuto vederlo e mi hanno chiesto tutti cosa fosse successo.
Ciao a tutti, da me ed AREK! - Roma (RM), 22 ottobre 2004
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