Happy End 2004 > Nina
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La nostra storia ha inizio un venerdì mattina alle 10.30 del 20 agosto scorso quando decidiamo di portare la nostra Nina assieme a Pippo (il gatto) dal veterinario. Pippo doveva fare il vaccino, Nina aveva uno sperone da tagliare, mia mamma ha fatto della sua macchina un piccolo zoo ed è partita...
Ma siccome il diavolo fa le pentole e non i coperchi, il nostro veterinario non solo s'era momentaneamente appoggiato ad un ambulatorio lontano dalla nostra zona (cioè Monteverde) ma stava pure vicino ad un gommista che facendo un bel rumore con il compressore spaventò proprio quel giorno la nostra Nina, facendole scivolar via il collarino. Andò indietro con la testa e il collarino essendo morbido (ora ne ha uno che le gira doppio!!!) le si sfilò subito.
Da lì ha cominciato a correre per la paura e per farla breve Monteverde sembrava essersela inghiottita!
Noi ci siamo subito messi in moto con volantini, internet e perfino una radio di un nostro caro amico e abbiamo incontrato tante persone stupende, una zona meravigliosa che ha adottato la nostra Nina in senso lato: tutti pur non avendola mai vista se non in foto se ne preoccupavano.
Poi c'è stato il primo avvistamento ma siamo arrivati lì e non c'era già più. Stavamo a martedì e ogni momento se ti fermavi a pensare giù a lacrime - non era pensabile che non potesse tornare più, poi venerdì mattina un altro avvistamento ancora più vicino casa... zona ostiense... e qui una signora, la signora Anna (che è un pò il nostro angelo custode e che un pò ci ha rimproverato ma che tanto c'è stata d'aiuto a Monteverde), lì ha pronunciato queste parole: "non è possibile che sia lei perchè se fosse lei, tra un pò ce la dovreste avere sotto il portone di casa" (quartiere san paolo).
Le stesse parole le ha poi ripetute al telefono a mio padre lo stesso giorno verso le 14.30 e pochi minuti dopo, suonano alla porta, mio padre la lascia in attesa, ed è l'unico che della famiglia si è goduto la corsa sfinita, sfrenata e il salto trionfante sul lettone, della nostra NINA (la nostra vicina l'aveva vista sdraiata davanti al portone: non aveva avuto neanche la forza di abbaiare). Noi eravamo in giro a cercare lei e lei ha trovato noi. Tutto sommato stava bene, aveva solo i polpastrelli rovinati con qualche vescica e lo speroncino ormai non c'è più.
Ora scherzando le diciamo che ormai le ferie se l'è fatte ...e si
torna a lavoro perchè lei con noi al lavoro ci viene tutti i giorni.
Però lo spavento e la disperazione sono stati tanti...
Buona fortuna a tutti!
Cristina e Famiglia - Roma (RM), 7 settembre 2004
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