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Domenica mattina proprio davanti al mio cancello si ferma un cane di piccola taglia, bianco con un collare rosso ed un campanellino.
Apro il cancello e lui comincia a zigzagare in mezzo alla strada.
Ho letto da poco un libro sulla psicologia canina ed ho imparato che se si vuole chiamare a se un cane non bisogna dire vieni qui e inchinarsi a braccia aperte come fosse un bambino. Al contrario, bisogna girarsi nella direzione in cui vogliamo che il cane vada e cominciare a camminare. Loro prendono come punto di riferimento la direzione del nostro corpo e, in effetti, ha proprio funzionato così come avevo letto.

Il mio nuovo amico è entrato prima in giardino dove dopo aver segnato un pò il territorio e poi si è accorto che c'era già un padrone "Duchessa" ossia la mia amica a 4 zampe. È stato amore a prima vista: si sono annusati, leccati le orecchie a vicenda ed insieme si sono accomodati in cucina in attesa di qualcosa di buono. Dopo aver preparato due abbondanti ciotole ho messo il guinzaglio al mio nuovo amico e siamo andati a fare un giro del quartiere nella speranza di trovare la strada di casa. Ho suonato al vicinato ma nessuno aveva visto prima il cane.

Nel primo pomeriggio e considerato il fatto che il cane era educato, per niente impaurito, socievole e pulito, ho pensato che sicuramente poteva avere il microchip. Così ho preso la macchina e sono andata al pronto soccorso veterinario che a Padova si trova in via Pellizzo. Avevo ragione: il microchip c'era ma ingenuamente pensavo di poter risalire così all'indirizzo dei proprietari mentre in ossequio alla legge sulla privacy non è possibile e così sono stata costretta a chiamare i vigili. Era l'unico modo per risalire alla famiglia del cane.

Solo dopo che un furgoncino bianco si era portato via il mio nuovo amico mi sono resa conto che essendo domenica avevo costretto il mio amico a una notte in canile (se mi dovesse ricapitare una situazione simile terrò il cane con fino alla mattina dopo).

La notte passò lunga e insonne con l'immagine del batuffolo bianco tra le sbarre. Il lunedì mattina al lavoro ho scoperto il vostro sito e per sicurezza ho inserito l'annuncio e controllato i cani ritrovati, non contenta ho chiamato il canile comunale e con immensa gioia mi hanno comunicato che il mio amico era tornato a casa, che i padroni erano contenti di averlo ritrovato e che era scappato perchè in calore e... vissero tutti scondinzolanti e contenti!

Michela - Padova (PD), 15 luglio 2004





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