Happy End 2005 > Blu
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La storia di Blu e Iassira è fortunatamente a lieto fine.
In questo momento il mio pensiero in primis, va a chi non ha avuto la fortuna
di ritrovarli.
Premetto che da solo non avrei potuto fare nulla di tutto ciò che
è stato fatto.
Ringrazio Laura (mia moglie), i miei genitori, due collaboratori, amici,
Forze dell'Ordine, ENPA di Cento, gli operatori dei canili di Tivoli e San
Giovanni in Persiceto.
In tutto ciò che è accaduto, una cosa in particolare mi ha
colpito ed è la seguente: in circostanze come queste Tu (proprietario
dei cani smarriti), devi attivarti al meglio telefonando, chiamando e chiedendo
a destra e a sinistra; non avrei mai pensato che una persona, che non avevo
prima d'ora il piacere di conoscere, mi telefonasse per offrirmi il Suo
aiuto e quello del Suo staff: il team di www.animalipersieritrovati.org.
Non scrivo queste parole perchè in questo momento sono ospite sulle
loro pagine Web, ma perchè in quei momenti ricevere (e non fare)
una telefonata di conforto e aiuto è importantissimo.
A tutti il team va quindi il mio sentito ringraziamento.
Blu e Iassira sono due fratelli pieni (stessa cucciolata) di razza Leonberger,
hanno 20 mesi e, a dispetto della loro stazza, non sanno stare al mondo.
Ne è riprova il fatto che pensano che oltre il cancello di casa,
le cose siano migliori.
Non è così gli spiegai più volte, oltre il cancello
devi cercarti un nuovo padrone (che ti voglia bene) che ti curi (andando
dal veterinario) che ti dia da bere (acqua pulita) e da mangiare (cibo sano)
e che non vada in vacanza troppo spesso altrimenti poi si stanca di pensare
dove metterti quando lui si diverte; genere (anche lui di animale) non facile
da reperire, casualmente, sul mercato. E così è stato.
Il pomeriggio del 03/03/05, da noi nevicava, il cancello automatico non
si è chiuso del tutto; è rimasto leggermente aperto (pochi
centimetri) sufficienti per fare scattare in loro il desiderio di provare.
Da allora e per i successivi 2 giorni è iniziato il calvario.
Cosa fare quando non sai da che parte iniziare?
Da subito Laura, mio padre ed io, ognuno per diverse strade, abbiamo cercato
i due fuggitivi nelle campagne, nei cortili, nei fossi, nei frutteti, nelle
vie del centro ma nessuna traccia.
Verso le 23.00, Laura li avvistava in un campo dove solitamente andiamo
a fare con loro delle passeggiate (miraggio della neve?). Da quel momento
tutti concentriamo le ricerche in quella zona, dove i campi aperti e la
neve che si è posata, avrebbero dovuto rendere più facile
il ritrovamento.
Niente.
Alle 01.45, stanco e demoralizzato vado a letto; le condizioni del tempo
erano diventate proibitive, dentro di me speravo che avessero trovato un
riparo da qualche parte. In queste circostanze il tempo non è denaro
ma vita (la loro); la mattina successiva era ancora buio quando uscii per
ricomiciare tutto da capo; allargai la zona delle ricerche nella speranza
di...
Niente.
Nel frattempo allertammo i Carabinieri, Polizia Municipale, canili di vari
Comuni limitrofi.
Verso le 12.00 decisi di recarmi nel mio Studio, per predisporre un volantino
ed inviare un messaggio e-mail ad amici, Clienti e conoscenti al fine di
diffondere il più possibile la notizia, con la preghiera che facessero
altrettanto.
Alle 14.30 arriva una prima notizia, non ricordo come, che alle ore 03.00 della notte, gli uomini della pulizia strade (nevicava) avevano visto due grossi cani in una determinata zona; messaggio analogo (via e-mail) arriva a conferma della zona.
Fuori nuovamente a battere la zona segnalata, ma nessuna traccia (dal primo avvistamento della notte erano già passate 12 ore).
Stampammo ca. 500 volantini e li abbiamo sparsi nel territorio (ma qual'è
il territorio giusto ??? ) presso bar, stazioni di treni e corriere, poste,
scuole, asili, edicole, chiese, supermercati, piazze, fermate di bus e altri
posti similli.
Alle 17.35 del 04/03/05, la telefonata di un signore che tornando dal lavoro,
avvisato dalla moglie alla quale avevo consegnato il volantino, mi conferma
di aver visto Iassira in un campo ma si allontanava da lui. Volammo in quella
direzione, con il binocolo l'avvistai anch'io in lontananza ed era in effetti
proprio lei ma, purtoppo, impaurita, zoppicante e non si faceva prendere.
C'è voluta una vera a propria strategia combinata di uomini e mezzi (auto) per evitare che si allontanasse di più e rischiasse di attraversare una pericolosa statale non distante da lì. Io ero in mezzo al campo (e i campi quando li si percorre a piedi sono enormi) mio padre, mio cugino e altri due uomini con le loro macchine sulla statale, Laura con un'altra macchina in mezzo ad una viuzza per avvicinarla di più di quanto non potessi fare io a piedi.
Alle 18.00, Iassira è finalmente dentro alla nostra macchina.
Manca Blu; io continuo le ricerche in quella zona in quanto era strano che
si fossero divisi e pertanto, con buona probabilità anche lui doveva
essere nei paraggi.
Verso le 20.15 giunge una telefonata al mio cellulare invitandomi ad andare
presso la tal casa ove sembrava passato il maschio.
Volo: ad accogliermi ci sono 70 polli, 15 conigli e 3 faraone tutti morti
(la loro uccisione è stata poi ricondotta, dallo stesso proprietario
dei polli, ad altri due cani da caccia che si erano smarriti nella stessa
zona).
I proprietari degli animali (quelli morti), mi confermano che verso le 18.30
(Iassira era già a casa a quell'ora) avevano visto un cane enorme
che sembrava un leone. Era lui.
Riassicuro il proprietario dei polli che gli avrei risarcito completamente
il danno subìto ma che non avrei voluto sentir parlare di fucili
e avrei dormito in macchina nel loro giardino. Il Signor M. (proprietario
dei polli) è una persona che ama gli animali e mi riassicura che
non avrebbe fatto male a nessuno e che purtroppo queste cose succedono.
Meno male che a volte le persone corrette e oneste si incontrano.
Continuo a perlustrare la zona sino alle 24.00. Niente.
Alle 06.30 del mattino successivo, ero già nuovamente nei campi
alla ricerca e c'era un freddo polare. Alle 09.30 la telefonata della Signora
M. che avvisa che Blu era nel loro cortile.
Cosa fare di immediato per non farlo allontanare in quanto a piedi avrei
impiegato 1/2 ore per raggiungere la loro casa?
Chiamo immediatamente Laura, che era in altra zona a cercare: si precipita
presso la casa e fortunatamente Blu era poco lontano dal giardino. Riconosciuta
la voce e la macchina, si tranquilllizza e si avvicina. Sale in macchina.
Incubo finito, gioia tantissima.
Roberto&Laura, Blu&Iassira&Famiglia - Cento (FE), 7 marzo 2005
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