Happy End 2005 > Chicca
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La gatta Chicca è stata adottata da mia nonna ed è stata ribattezzata "La Badessa" perché ha i modi e lo sguardo di una governante inglese. Ti scruta sempre con occhi grandi e un pò severi, non ama le smancerie ed essere troppo toccata. Prima di essere accolta in casa della nonna aveva vissuto molti anni con un'anziana signora che letteralmente l'adorava, fino all'ultimo è rimasta vicina alla sua padrona, finchè alla sua morte è rimasta sola.
La gatta ha avuto la fortuna di trovare gente di cuore che ha cercato per lei una nuova sistemazione, una signora cara amica della donna deceduta si è prodigata per darle una nuova casa e ha conosciuto mia nonna che già possedeva una gatta trovatella. Per mia nonna è stato amore a prima vista mentre per l'altra gatta, Isotta, lo fu un pò meno all'inizio, ma nel tempo è nata una grande intesa. Da allora le 2 gatte sono inseparabili ed è uno spettacolo vederle sdraiate una vicino l'altra mentre si fanno toeletta fra di loro pulendosi e leccandosi il manto a vicenda.
Il giorno 27 la gatta è scomparsa da casa, non si saprà mai se è uscita dalla porta di casa o caduta dal terrazzo (è al secondo piano ma non molto alto), mia nonna non si è accorta di nulla fino all'ora della pappa dove ha visto accorrere Isotta ma non l'altra. Dopo un' infruttuosa ricerca nell'appartamento, la nonna ha chiamato a casa nostra per chiedere aiuto.
Il giorno stesso mi sono recato dall'altra parte di Roma dove lei abita e per qualche ora ho girato nei paraggi di casa sua ma nessuna traccia di Chicca. Il giorno dopo io e mia sorella abbiamo preparato una ronda notturna con torce e croccantini di richiamo, per almeno 6 ore abbiamo cercato, girando ogni garage, piegandoci continuamente per illuminare il sotto delle macchine parcheggiate, alla fine abbiamo trovato un bel gattone con piastrina e numero di telefono, abbiamo pensato di aver trovato il gatto di qualcun altro che lo cerca, abbiamo telefonato e ci ha risposto una signora che ci ha confermato che il gatto è suo ma che sapeva dove si trovava poichè ogni mattina alle 4 in punto lui esce per una passeggiata e torna sempre puntuale a casa mezz'ora dopo, così da 5 anni. Ci ha anche confidato che se la mattina non lo fa uscire, il gatto si lamenta e miagola finchè non ottiene la sua passeggiata.
Anche se non c'entrava nulla con la nostra storia, questo fatto ci ha un pò rincuorato, ciò significava forse che i gatti non sono poi così sprovveduti in un ambiente nuovo come noi invece pensavamo e capimmo che a volte gli uomini attribuiscono un significato errato al comportamento che gli animali possono avere in determinate circostanze.
Successivamente abbiamo attirato l'attenzione di un gatto randagio simpaticissimo che sentiva il rumore dei croccantini, abbiamo poi scoperto che il suo nome è Pippo e che è molto ben voluto in zona, non gli manca mai da mangiare e tutti sono disposti a una carezza.
Però della nostra micia nessun segno, siamo tornati a casa stanchi e assonnati ma con il proposito di tornare il giorno dopo. Abbiamo poi avuto l'idea di usare il computer per mettere un annuncio su internet; abbiamo inserito su di motore di ricerca le parole "animali smarriti" e ci siamo trovati di fronte molti siti che permettono di lasciare un annuncio. Tra questi il più presente nei risultati di ricerca è www.animalipersieritrovati.org, abbiamo fatto il nostro annuncio pur non possedendo un' immagine di Chicca, anche in altri 3 o 4 siti abbiamo fatto lo stesso.
Quel che non mi aspettavo era che la responsabile del sito mi telefonasse dal nord per dare aiuto e supporto, dico con il cuore pensavo che a nessuno importasse della nostra gatta e che fosse già troppo uno spazio per un annuncio di smarrimento. Invece ho scoperto un team buono di animo, realmente interessato alla nostra situazione che ci ha dedicato tempo e attenzione. Con gentilezza mi ha parlato della rete di persone che si è venuta a creare in tutta Italia grazie al sito, dei consigli nient'affatto scontati che non avevo letto la prima volta sul sito per mia superficialità. Il suo incoraggiamento a non mollare e la sua sicurezza per l'ottima statistica di ritrovamento soprattutto dei gatti (altra cosa che non sapevo) è stato vitale per le nostre speranze, abbiamo seguito con attenzione le procedure e continuato a cercare.
Dopo 25 giorni esatti ecco il segnale, una chiamata sul cellulare di un signore che sentiva da sotto un tombino un miagolio disperato aveva letto l'annuncio di smarrimento, mia madre che era sola in casa si è precipitata in taxi e dopo una lunga e laboriosa ricerca è riuscita a individuarla attraverso una grata sulla strada. Non avendo modo però di aprirla ha cercato il proprietario delle chiavi del sotterraneo, e alla fine è riuscita a tirarla fuori di lì. La gatta era in buone condizioni, leggermente dimagrita e un pò sporca, nessuno saprà mai come è finita là dentro e se effettivamente è stata sempre lì o se c'era da poco, comunque la sua avventura è finita.
Personalmente la gatta l'ho potuta rivedere solo un mese dopo quando sono andato a trovare la nonna, abbiamo fatto le foto per pubblicarle sul vostro sito e raccontare questa fortunata storia, sperando che possa rincuorare quelle persone in ansia per la scomparsa del proprio amico peloso.
PS La gatta da quello che ho visto non è cambiata di una virgola: nonostante le vicissitudini la "Badessa" non ha perso il suo self control all'inglese.
Un saluto a tutti
Livio, Sabina, Giuseppe, Mariateresa, Artemisia (nonna) e Chicca nel ruolo del gatto - Roma (RM), 3 giugno 2005
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