Happy End 2005 > Trudy
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La notte di capodanno del 31-12-2004 in un casolare vicino si è
festeggiato con fuochi artificiali e botti di ogni genere. La "piccola"
Trudy si spaventa e scappa dal suo recinto, è sicuramente frastornata
e disorientata, finisce sulla vicina tangenziale che attraversa Lonato,
nei pressi di Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia e viene raccolta
da persone di passaggio, residenti a Modena.
Il mattino seguente era preventivata la solita passeggiata sulle vicine
colline ma di lei nessuna traccia.
Iniziano le ricerche, canili ASL, canili rifugio, cascine limitrofe, volantini,
ma nulla, tutto inutile.
Resta la cuccia vuota, i vestiti puliti perché non ci sono più
i suoi assalti.
Ma il parlarne di continuo con amici e non nei luoghi pubblici ha raccolto
i suoi frutti perchè il TAM TAM arriva alle orecchie di una associazione
dalla missione molto particolare.
Così si attiva il Team di Animali Persi e Ritrovati, capisce gli
errori fatti e cerca di correggerli e finalmente il miracolo si avvera.
Giovedì 3 febbraio 2005 viene lasciato in un bar a Lonato un numero
di telefono che corrisponde a quello dell'Associazione che, contattata,
unisce magicamente tutti i tasselli del puzzle.
Alle 16.00 dello stesso giorno siamo nel canile rifugio di Spilamberto dove
si concretizza il miracolo, è una festa per tutti!
Grazie non solo per avermi aiutato a ritrovare la mia "piccola"
ma per avermi fatto respirare i veri valori che la frenesia del mondo del
lavoro ci fa dimenticare.
Adesso Trudy è ritornata nella sua casa portando la felicità
a tutti coloro che le vogliono bene.
Grazie di nuovo.
Tiziano, Trudy e Famiglia - Lonato (BS), 7 febbraio 2005
Tutto ebbe inizio il 5 gennaio 2005. Una persona iscritta alla nostra
Mailing List di Modena, ossia a quel gruppo di persone che si sono rese
disponibili ad aiutare il prossimo - umano o animale che sia, ci scrive
che una sua conoscente in vacanza a Lonato in quel di Brescia, aveva trovato
un cane giovane e impaurito lungo la tangenziale nella notte di Capodanno.
Il cane si lascia caricare in macchina e da quel momento la storia purtroppo
si ingarbuglia... la turista modenese sostiene di essersi rivolta il giorno
successivo al canile competente della zona: non risulta che nessuno abbia
reclamato l'animale che tra l'altro purtroppo è sprovvisto di tatuaggio
o microchip, ormai obbligatori per legge.
Vengono commessi due errori grossolani: si deduce che il cane, non essendo
stato reclamato da nessuno - sia stato sicuramente abbandonato (e questo
nonostante l'animale fosse evidentemente curato e ben nutrito!) e invece
di lasciare la lupacchiotta nella sua zona di origine, l'animale viene portato
a Modena senza provvedere a comunicare il ritrovamento mediante dei volantini,
nemmeno sul luogo di ritrovamento. Tutto ciò accade, ben sapendo
che il cane non può essere adottato da chi l'ha trovata e che finirà
in un canile, per giunta lontanissimo da casa sua!
Ma non solo... il cane arriva a Modena e viene ceduto ad un altro conoscente
che ospita il povero animale per una notte in un garage e che si fa carico
l'indomani di conferire la bestiola al canile locale... sostenendo che il
cane è stato trovato a Spilamberto, ossia a soli ca. 15 km da Modena!
Il cane viene così trasferito nel canile di competenza e qui rimane
e sarebbe rimasto senza mai riuscire a tornare a casa!
Nel frattempo ci è giunta la notizia del ritrovamento e dell'insolito
evolversi di questa storia. Incominciamo a indagare presso il canile locale
di Modena che ci conferma l'entrata del cane e il trasferimento successivo
a Spilamberto. Ci viene anche confermato, dopo ripetute richieste e quasi
due settimane di attesa, che la persona che ha portato il cane ha ritrattato
la versione circa il luogo del ritrovamento e che, nonostante a Modena si
sappia per certo da dove arrivi il cane, non ne venga fatta comunicazione
a Spilamberto. Da nessuno dei due canili locali parte alcuna comunicazione
verso i canili di Brescia.
Ci pensiamo noi immediatamente il 23 di gennaio, così come finalmente
abbiamo certezza che il cane è quello ritrovato nei pressi di Desenzano
e conferito a Spilamberto. Contattiamo per e-mail le strutture elencate
nella nostra banca dati e che dispongono di un indirizzo di posta elettronica.
Dopo tre giorni di attesa e nessuna risposta decidiamo di contattare per
e-mail anche il Comune di Desenzano sul Garda e alcune delle testate locali,
chiedendo di aiutarci e di comunicare/pubblicare il nostro appello. È
il 26 gennaio.
Tra il 31 gennaio e il 1° febbraio ci chiama la persona che gestisce
la posta elettronica del canile di Orzinuovi. Sì, qualcuno aveva
chiamato poco dopo Capodanno, chiedendo se era stato ritrovato un cane con
una descrizione simile a quella che avevamo inviato ma alla persona era
stato consigliato di lasciare il proprio nominativo e telefono direttamente
al canile di Brescia. Ormai sono le 17:30, a Brescia hanno già chiuso
ma da Orzinuovi ci promettono che ci faranno sapere. Cosa che peraltro non
succede perché l'interlocutore, a nostra insaputa, si ammala il giorno
dopo e non può fare la chiamata promessa.
La mattina del 3 febbraio squilla il nostro telefono: "stiamo cercando
il nostro cane! Qualcuno ci ha lasciato un foglietto ad un bar di Lonato
con scritto sopra il vostro numero di telefono!". Dal bresciano partono
poche ore dopo due persone della Famiglia di Trudy e questo dopo che a fatica
siamo riusciti a rintracciare gli orari di apertura del canile di Spilamberto.
Nonostante sia un canile convenzionato, in comune non ci sanno comunicare
gli orari, se non un numero di telefono che abbiamo già e al quale
non risponde nessuno. Nonostante un messaggio lasciato anche in segreteria.
Finalmente reperiamo gli orari sul sito internet dello stesso Comune.
Ci incontriamo poco dopo l'uscita del casello di Modena Sud con il Signor
Tiziano e il Signor Adriano. Facciamo strada per arrivare davanti al canile,
ermeticamente chiuso e con gli orari di apertura esposti, diversi da quelli
pubblicati sul sito. Si sente un guaito quasi furioso: LEI ha riconosciuto
la Sua Famiglia. Non c'è bisogno di fare le presentazioni perché
Trudy sa esattamente chi c'è dall'altra parte di quell'inferriata
e vuole uscire a tutti i costi, adesso che l'incubo è finito. Quasi
finito...
Perché in un paesino di poche anime è impossibile parlare
con la responsabile, né trovare qualcuno che possa aprire il canile
(fosse anche solo con delle chiavi di riserva) e ridare a Trudy la libertà
e la sua Famiglia. Già, perché per fortuna papà Tiziano
aveva con se anche delle foto e almeno un libretto sanitario che attestava
almeno indirettamente la proprietà, sempre che si fosse voluto dubitare
delle proteste accorate di Trudy che incominciava a piangere ad alta voce
se solo il Signor Tiziano si allontanava dalla rete.
Finalmente arriva qualcuno e si ritorna di nuovo alla casa di chi dovrebbe
avere voce in capitolo e chiavi per aprire. Fino a quel momento ci era stato
detto che a Spilamberto non sapevano che il cane fosse originario del bresciano
ma la persona che si affaccia esordisce con la frase: "questo cane
ha una storia strana, sembra venire da Lonato". Allora sapevano!
Finalmente Trudy esce dalla sua gabbia e al Signor Tiziano l'animale viene
rilasciato dopo un regolare scambio di carte.
Trudy salta in macchina: è ora di tornare a casa - dopo un mese di
canile, di gabbia e di 1000 domande, tante quante ce ne siamo fatte noi,
perché tutto questo sarebbe stato evitabile!
Ma era quello che si voleva?
Rimangono tanti dubbi ed un grazie sentito a chi aveva colto il nostro appello
e sapeva in quale bar lasciare, scritto su di un anonimo foglietto di carta,
il nostro numero di telefono.
Siamo riusciti a salvarne uno ma a quanti animali si riserva la stessa fine
e perché?
Il Team di Animali Persi e Ritrovati
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