Happy End 2007 > Perla
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Avevamo adottato Perla da poco più di 1 anno. Una micia magnifica, con un carattere forte e molto vivace e con una passione sfrenata per l'arrampicata.
Proprio perchè eravamo a conoscenza del suo hobby, abitando al secondo piano, tenevamo particolarmente d'occhio le finestre quando erano aperte. Generalmente Perla si arrampicava sul davanzale, si accucciava e ammirava la strada. A volte però era piuttosto su di giri e si metteva in piedi sulle due zampe cercando di acchiappare tutto ciò che le volava vicino. Così decidemmo di farla affacciare solo sotto stretta sorveglianza.Ma quella maledetta domenica, bastò un secondo di distrazione. Mentre ero in cucina a preparare per l'appuntamento con la Domenica Calcistica e il mio compagno si intratteneva con un amico, d'un tratto mi sorse il dubbio che la finestra del soggiorno fosse socchiusa e non sorvegliata. Mollai tutto, l'istinto mi disse di affacciarmi.Mentre ascoltavo la signora di fronte che mi diceva che la mia gattina era caduta non potevo crederci: riuscivo solo a pensare che era bastato un solo minuto di distrazione in più di un anno e che forse potevo non rivederla più. Mi ritrovai in pigiama e pantofole in pieno inverno gridando il suo nome per la strada insieme al mio compagno e al nostro amico presente. La signora di fronte ci aveva detto che aveva mugolato per un po' davanti al portone e che poi era scappata svoltanto l'angolo.
Abbiamo setacciato per più di tre ore ogni angolo nelle immediate vicinanze, domandando a tutti e guardando sotto ogni singola macchina... ma niente si era dileguata. Siamo tornati a casa stanchi e infreddoliti e pieni di angoscia nel cuore, perchè l'inverno e con lui il freddo si approssimavano. La mattina mi sono recata dalla mia veterinaria, dalla quale ho ricevuto le prime informazioni su l comportamento dei gatti domestici che scappano di casa e devo dire un grazie anche a lei che mi ha fornito notizie utili che poi ho confutato essere vere. Sì, perchè, non dandomi un solo secondo per vinta, ho fatto un bel respiro e mi sono messa davanti al computer ed è così che come un oasi nel deserto ho trovato informazioni sul sito dell'associazione Animali Persi e Ritrovati.
Ho capito subito che mi sarebbe stato utile seguire ogni singolo suggerimento perchè era l'unica speranza che avevo per ritrovare la mia piccola.
Sono cominciati così i nostri raid giornalieri per il quartiere (che ringraziamo caldamente per l'enorme partecipazione), abbiamo avuto notizia che la Marranella aveva al suo interno ben 6 colonie di gatti e abbiamo iniziato a sperare che prima o poi, spinta dalla fame, Perla si sarebbe unita ad una di queste. Cominciavano ad arrivare le prime telefonate di segnalazione grazie ai volantini, che ci hanno permesso di ricostruire alcuni spostamenti di Perla ma i giorni e soprattutto le notti di freddo epioggia, passavano e di lei nessuna traccia. Fortunatamente APER prevede anche un supporto psicologico, di quelli veri e la voce di chi ci rispose, i consigli e la grande umanità ci hanno aiutato a non desistere.
Finalmente il nono giorno ricevo una telefonata. E un signore che abita
nella traversa prima della mia :"...signorina nel nostro cortile c'è
una gattina che corrisponde alla descrizione sul volantino... sembra molto
spaventata". Problema io lavoro a 60 km da dove abito e anche il mio
compagno lavora dalla parte opposta della città. Lo prego di provare ad
avvicinarla, sicuramente sarà affamata. Non faccio in tempo a riordinare
le idee che ricevo una seconda chiamata: era una ragazza che abita al pianoterra
nello stesso palazzo, ha sentito un miagolio disperato e non appena ha aperto
la porta-finestra Per
la è entrata in casa sua... le dico che arrivo di corsa, lei mi rassicura:
"...Vai piano la tengo con me fino al tuo arrivo...".
Ma io non ascolto e percorro la Cristoforo Colombo in picchiata con la sensazione che non finisca mai. Quando finalmente arrivo a casa della ragazza e i nostri occhi finalmente si incrociano, Perla ha un attimo di esitazione, ma solo un attimo, e poi mi salta in collo facendo le fusa. è sporca, dimagrita e molto molto provata, ma a parte questo sta bene. La riporto a casa tenendola stretta e poco dopo arriva anche il mio compagno che la abbraccia, dando finalmente sfogo a tutte le lacrime che aveva represso per consolare me.
Ora, anche se non è passato molto tempo la vediamo rifiorire di giorno in giorno e la nostra casa è stata anche allietata con un nuovo arrivo: Kurò, un maschietto di due mesi che la segue ovunque vada e la venera come una Dea.
Così ora, grazie all'aiuto e al calore che tutti ci hanno dato siamo di nuovo tutti insieme.
Volevamo ringraziare calorosamente tutto il quartiere della Marranella di Roma per il suo aiuto e sostegno e un infinito ringraziamento a Raffaela Millonig e alla sua straordinaria Associazione: grazie di cuore!A chi sta leggendo questa storia e magari si trova nella stessa situazione nella quale ci siamo trovati noi voglio dire di non arrendersi perchè il vostro micio e più vicino di quanto pensate e vi sta aspettando.
Alessia e Carlo - Roma (RM), 18 Novembre 2007
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