Happy End 2010 > Siam/Saib
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Nei pressi della colonia quel "simil siamese" era comparso l'estate scorsa, a luglio o agosto. All'inizio lo vedevamo arrivare, attraversando di corsa la strada, molto spesso uscendo da una villetta, per venire a mangiare la pappa appena messa quando noi ce ne stavamo gia' andando. Poi ha cominciato ad aspettarci, rimanendo un po' discosto dal casottino dove mettiamo le ciotole, talvolta avvicinandosi un pochino ed infine accettando qualche carezzina in punta di dita... Man mano prendeva confidenza, si avvicinava mentre ancora stavamo armeggiando, cambiando i giornali, ritirando le ciotole sporche, riempiendo la ciotola con acqua fresca e pulita. Controllando quello che stavamo facendo, si godeva qualche carezza poi entrava a mangiare i croccantini salutandoci con un "u-mau".
Arrivando quasi sempre all'imbrunire, se non addirittura al buio, avevamo potuto solo notare che quel gatto non aveva i testicoli ma possibile che una femmina fosse cosi' grossa? E se era una femmina, aveva forse avuto i piccoli ed era stata abbandonata con la cucciolata, "tanto i gatti se la cavano sempre". Mah...
Ma l'amore tra me e lui/lei e' scoppiato dirompente piu' tardi, ormai a novembre, quando portando la pappa non entrava neanche piu' a mangiare, ma chiedeva coccole, carezze e baci quando lo prendevo in braccio. Ho chiesto alla signora della villetta se il gatto fosse suo e mi ha risposto che era arrivato in agosto, che dormiva li' ma no, non era suo, anche se al mattino si presentava da lei quando dava da mangiare ai cani e si lasciava accarezzare. No, non aveva mai visto gattini...
Ho parlato con la mia amica, dicendole che volevo portarla/lo a casa, anche se la famiglia e' gia' piuttosto numerosa (5 gatti ed un cane). "Come si chiamera'?" "A me suona 'Saba'" "No, c'e' una 'i'... Saiba!".
Ma avevo in programma un viaggio di lavoro, e sarei stata via un paio di settimane. Durante la mia assenza la mia "ampia 'bestiale' famiglia", la sua con i suoi 2 gatti, i 2-3 "randagi residenti" in cortile e le 2 colonie feline a cui provvediamo sarebbero tutti stati sulle spalle della mia amica Salvina, il cui lavoro con turni massacranti la costringe ad alzarsi talvolta alle 4.30 del mattino o a tornare alle 22.30 o addirittura alle 6.30 del mattino: non era proprio possibile inserire un gatto nuovo appena un paio di giorni prima della partenza. Cosi' ho lasciato Saiba con la promessa che al mio ritorno l'avrei portata/o a casa, con il cuore lacerato vedendolo fuori dal casottino che mi guardava andare via, e concordando con la mia amica che se le condizioni atmosferiche fossero peggiorate l'avrebbe comunque portata/o a casa.
Quando sono tornata Salvina mi ha detto che non aveva piu' visto Saiba, ed il tempo era stato urfido con pioggia e tanto freddo. La sera dopo sono andata da sola alla colonia perche' Salvina avrebbe finito il turno alle 22, e mi sono portata il trasportino. Saiba non c'era. Stavo per andarmene delusa e preoccupata quando l'ho visto arrivare, lamentandosi e zoppicando vistosamente. Gli sono andata incontro, ma si e' spaventato, cosi' ho aspettato e faticosamente mi ha raggiunta, ancora lamentandosi e con la zampina posteriore destra vistosamente ingrossata. Qualche coccola e qualche parola consolatoria, poi nel trasportino. Di corsa all'altra colonia, con Saiba nel trasportino sul sedile di fianco al mio che mi guardava con i suoi occhioni azzurri dilatati dalla paura, e poi dalla veterinaria.
Sedando Saiba abbiamo potuto verificare che nella zampa c'era un taglio profondo, che si era complicato in un grosso ascesso, probabilmente risalente a poco dopo la mia partenza 2 settimane prima. Le analisi hanno rivelato che era FIV/FeLV negativo (durante la sua vita randagia non aveva preso le letali malattie virali che fanno strage nelle colonie e talvolta precludono la possibilita' di adozione perche' altamente infettive). Si doveva procedere con antibiotico ad oltranza e medicazioni quotidiane per evitare che la sabbia della lettiera potesse complicare ulteriormente la situazione. Saiba era un maschio castrato, non una femmina. Alle 22.10 del 3 dicembre 2009 Saiba e' arrivato a casa e alle 22.30 abbiamo accolto Salvina informandola che Saiba era in realta' un Saib.
Saib(a) e' un bravissimo gatto: si e' fatto fare la puntura quotidiana con rassegnazione, senza mai ribellarsi o scappare, sebbene trattenuto solo da una manciata di croccantini; molto spesso sono riuscita a fargli la medicazione da sola, tenendolo in braccio, nonostante il male che sicuramente doveva provare. Nonostante le cure avessero effetto, alla fine abbiamo dovuto amputare un dito fino alla seconda falange perche' il pus avevo corroso troppo in profondita' ma poi la guarigione completa e' finalmente avvenuta e con il pelo ricresciuto non noti niente, se non lo sai.
E gli altri come l'hanno accolto? Anche con loro e' stato fantastico! Quando qualcuno si avvicinava minaccioso, o gli soffiava, semplicemente si sedeva ed alzava una zampa: una sorta di "peace & love, fratello!" con un invincibile potere di conciliazione. Di fronte a questo atteggiamento anche il "macho" di casa, Robin, non ha proprio potuto trovare occasioni di lite e infine lo ha semplicemente accettato. Saib(a) e' addirittura riuscito a mediare anche con Smoke, il piu' grosso dei 'randagi residenti' in cortile (nonostante la castrazione continua ad essere piuttosto aggressivo nei confronti degli altri gatti), che ha cominciato a passare tranquillamente qualche notte in casa, assieme agli altri miei gatti e quasi sempre con Saib(a) a poca distanza, quando la temperatura e' andata molto sotto lo zero. E anche Francis (uno dei gatti di Salvina) adesso entra piu' serenamente a casa mia quando la sua padrona e' al lavoro e lui ha voglia di un po' di compagnia. Che fortuna averlo incontrato!
Da bravo siamese Saib(a) parla e chiacchiera molto ed e' irresistibile quando si 'impenna' per farsi dare una carezza estemporanea! Quando vede Tobias uscire dalla porta, o Olimpia farsi un giretto in giardino se non fa proprio tanto freddo, o Alicia uscire per andare 'in bagno' si vede proprio che vorrebbe tanto farlo anche lui: gli ho promesso che lo fara', a partire da primavera. Orami lo sa che sono una che mantiene le promesse!
Faccio parte della mailing list di "Animali Persi e Ritrovati" dal maggio 2008, quando Mina e' scomparsa da casa (ma questa e' un'altra storia).
Conservo i messaggi relativi alla zona dove abito (oltre a quelli per L'Aquila, perche' non si sa mai) ma quasi sempre passo oltre senza quasi piu' vederli. La mattina del 5 gennaio, pero', tutto si e' fermato su quel messaggio, la cui finestra parlava di Siam, incrocio Comune Europeo/Siamese, perso il 15 agosto 2008 a Novara, in una zona piuttosto distante da quella dove io l'avevo trovato. La foto e' di schiena e non e' risolutiva. Non noto che si parla di cicatrici sul pancino. Telefono a Valentina: nonostante faccia un lavoro diverso da quello della mia amica anche lei ha fatto molto tardi sul lavoro la sera prima e la sveglio. Le dico di Saib e concordiamo che venga a vederlo nel pomeriggio.
Valentina, Alberto, Gaia ed Aurora arrivano verso le 14, mentre stiamo finendo di mangiare (Salvina ha smontato notte). Porto Valentina da Saib ma lui si spaventa e le soffia, anche se quando lei lo chiama Siam spalanca gli occhioni azzurri... Vorrebbe tentarci anche Alberto, ma non lo trova perche' Saib si e' imboscato spaventato. Saib e' Siam? Si', no, non sono sicura... e' piu' scuro, piu' rotondetto... Ma Saib(a)/Siam ha il microchip ed un modo sicuro per identificarlo quindi c'e'. Valentina mi dice che Siam era stato sequestrato dall'ASL perche' maltrattato. Era stato quindi identificato con microchip ed affidato ad un gattile dal quale l'avevano adottato quando era gia' un gatto adulto. Chiamo la veterinaria che mi da' della matta: Saib non e' un gatto di razza, perche' mai dovrebbe avere il microchip? Glielo dico e partiamo tutti quanti con Saib, ancora una volta nel trasportino che continua a domandarmi dove lo sto portando, con immensi occhioni azzurri spaventati, alla volta dell'ambulatorio. Ci vuole poco: almeno questa volta l'intervento non e' doloroso. Saib si calma, si lascia accarezzare da Aurora e guarda tutti quegli umani che gli stanno intorno, quieto. Inequivocabilmente leggiamo sul display che Saib(a) e Siam sono lo stesso gatto. E adesso? Lascio la decisione a Valentina e Alberto; riporto a casa Saib ma cosa faro' se volessero riprenderselo? Povero micio, quante ne ha passate!
Passa qualche giorno e Valentina mi richiama. Mi chiede di Siam/Saib. Confermando che si e' calmato ed ha ripreso a mostrarsi contento, le chiedo diretta: "Lo lasci a me?". "Si', certo: ne ha gia' passate troppe e da noi c'e' anche il cane che era un cucciolo quando Siam e' sparito ma e' ormai un bull dog inglese adulto, piuttosto esuberante. Verremo a trovarlo ogni tanto, va bene? E cercheremo un altro compagno, cane o gatto ancora non si sa, per le bimbe ed il cane". Corro a sbaciucchiare Saib, che accetta con piacere, certamente traendo l'ennesima conferma di quanto gli umani sono strani... Poiche' il suo libretto sanitario non si trova piu', quando tornano a trovare Saib qualche giorno dopo Alberto mi rilascia una dichiarazione che attesta che il gatto (non abbiamo messo il nome, ma solo il numero di microchip) e' ora affidato a me. Poi li accompagno al gattile, per vedere se c'e' il giusto candidato a diventare compagno del loro cagnone e delle loro meravigliose bambine... ma anche questa e' un'altra storia!
Galliate (NO), 24 gennaio 2010, per libero uso di Animali Persi e Ritrovati. Michela, Valentina e tutti quelli, a 2 o piu' zampe, di cui avete avuto la pazienza di leggere.
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