Happy End 2015 > Belian
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Ciao, resto sempre aggiornato, dalle vostre mail, sui fatti brutti (smarrimento/perdita) dei nostri piccoli/grandi amici a 4 zampe, ma anche dalle belle notizie di ritrovamenti/ricongiunzioni, notizie che realmente riempiono il cuore di gioia.
E’ superfluo, ma necessario e obbligatorio, farvi i complimenti e ringraziarvi per tutto quello che fate, importante e indispensabile per aiutare quelle persone che per un motivo o per un altro non hanno piu’ in casa quegli essere pelosi chiamati animali, ma sempre piu’ spesso sono famigliari.
Non avevo mai pensato, e la mail con cui comunicavate la riapertura della sezione on-line delle Happy End Story mi ha aperto gli occhi, che per chi ha perso il suo caro amico le Happy End sono un motivo e un conforto nell’attesa della soluzione della propria disavventura, e per questo motivo vorrei scrivere anche la mia HAPPY END STORY.
L’anno scorso, e piu’ precisamente l’11/02/2014 alle ore 20.00, siamo stati costretti a sopprimere quella che era per noi una figlia, una gatta di nome Megan, che ha passato con noi 14 anni, arrivata che aveva appena poche settimane, quindi, per riempire questo vuoto (ancora incolmabile), mia moglie ha preso altro gattino, Belian (gia’ dal nome un programma), dopo circa 3 settimane dalla scomparsa di Megan. Belian e’ un gatto europeo nero, un trovatello, che quando entro’ in casa nostra si nascose per circa 3 giorni senza farsi vedere, soffiava, ma non attaccava, e noi pazientemente abbiamo aspettato che si abituasse alla casa, lasciandogli sempre vicino acqua e mangiare. Pian pianino uscì dal suo nascondiglio, prima girando guardingo per la casa poi, prendendo sempre piu’ confidenza, andando sul divano, sul letto e così via... di notte poi veniva a dormire con noi mettendosi nell’incavo delle gambe, cercando sempre il contatto e durante la notte si faceva anche accarezzare mettendosi a pancia in su, pero’ durante il giorno, se solo ti azzardavi ad avvicinarti, scappava via velocissimo, in queste condizioni portarlo dal veterinario e’ stato per mesi un problema...
Poi un giorno, il 1 di luglio, mia moglie e’ riuscita e prenderlo e a metterlo nel trasportino e ci siamo recati dal veterinario. Fino a che era in macchina Belian si lamentava ma niente di che, mentre una volta usciti faceva il pazzo, e per paura che si facesse male alle unghie, ho appoggiato il trasportino a terra... non l’avessi mai fatto... purtroppo il trasportino, quando l’ho risollevato, si e’ aperto (avete presente quelli che si aprono tutti scoperchiandosi?) perche’ un gancio era difettoso. Appena il gatto ha percepito una via di fuga e scappato come un missile, dileguandosi... e’ stato come ricevere una fucilata, non sapevo cosa e come fare, mia moglie era impietrita, io che andavo su e giu’ per la via senza risultati, dato di fatto che dopo un tempo interminabile siamo tornati a casa con la morte nel cuore.
Andai al lavoro e il pensiero per tutta la giornata era rivolto a gatto, chissa’ dov’era, se stava bene, se era ancora vivo, se era ferito, se soffriva, se era morto... pensieri massacranti... Mi misi a stampare i volantini, seguendo le indicazioni del sito della Vostra Associazione, e la sera stessa, tornando dal lavoro, mi sono fermato dove era scappato e ho tappezzato tutta la via, compreso il veterinario. Ho incontrato 2 amiche di famiglia e insieme a loro ci siamo messi a rastrellare tutta la via, centimetro per centimetro, senza pero’ avere il minimo risultato.
Quando era scappato Belian, con la coda dell’occhio, l’avevo visto andare sotto una macchina parcheggiata ma non ne ero sicuro, e anche chiamandolo non avevo ricevuto nessun segno di risposta, pero’ la sera mi ero soffermato a controllare meglio e la cosa ha attirato il proprietario che, scendendo di casa, e’ venuto a vedere cosa stesse succedendo; gli ho spiegato tutto e gli ho chiesto se poteva salire in macchina e metterla in moto, magari il gatto sentendo il rumore sarebbe uscito, purtroppo niente... l’ultimo tentativo e’ stato fare un colpo di clacson... appena fatto ho visto uscire un proiettile da sotto la macchina, avevo la lacrime agli occhi, almeno sapevo che era vivo, pero’ non era ancora finita, il gatto si e’ messo a correre attraversando la strada e noi dietro, a piedi, bloccando le macchine per evitare che lo investissero, un inseguimento in piena regola. Dopo qualche minuto si e’ infilato sotto un’altra auto, ma adesso, che sapevamo dov’era di preciso, abbiamo messo tutti i cartoni intorno per non farlo piu’ scappare e sono incominciate le operazioni di recupero.
Ho chiamato la polizia municipale, i vigili del fuoco, la protezione animali, ho chiamato tutti ma nessuno che sia intervenuto... grazie... sì e’ fermata solo un’ambulanza perche’ ha visto delle persone intorno alla macchina parcheggiata e uno sotto per vedere se riusciva a prendere il gatto. Dopo qualche ora di tentativi, passate anche a cercare il proprietario della macchina per farci aprire il cofano e magari riuscire a prendere la belva, e’ arrivata una ragazza che lavora dal veterinario e ha proposto di anestetizzare il gatto per poterlo prendere facilmente in quanto era impossibile da raggiungere, era terrorizzato... dopo qualche tentativo e’ riuscita a fargli l’anestesia e a tirarlo fuori da sotto la macchina, e’ stato come vivere un parto, una gioia immensa, il gatto era stato preso ed era nelle mie mani.
Vi lascio immaginare la gioia di averlo tra le braccia, addormentato, sporco, ma vivo, era stato per 12 ore sotto quella macchina solo e spaventato... ho telefonato a mia moglie che non ci credeva, pensava che l’avessimo ritrovato morto, ma non era così... ERA TORNATO A CASA !!!! Visita dal veterinario, condizioni generali ok; l’abbiamo lasciato lì per farlo castrare il giorno successivo e poi di nuovo a casa.
Avrei voluto scrivere molto di piu’ sui fatti di quella giornata, lunga e massacrante, ma quando c’e’ il lieto fine ricordi soltanto l’episodio e la felice conclusione... ho conosciuto tanta gente, il termine piu’ corretto e’ angeli, che si sono prestati ad aiutarci, chi in un modo chi in un altro; mi ricordo di una bambina straniera che si e’ fermata con il suo cagnolino e che ha proposto di far entrare il cane sotto la macchina per far uscire il gatto dal suo nascondiglio, oppure di un albanese, che sprezzante del pericolo e del dolore ha tentato di afferrare il gatto da sotto la macchina (si era rifugiato in qualche anfratto del motore) contro il parere della veterinaria perche’ i graffi di un gatto inferocito fanno molto male, pero’ ci ha provato, senza successo, ma ci ha provato, e così tanta altra gente, un grazie sincero a tutti loro.
Mai disperare, difficile farlo quando stai vivendo un dramma, pero’ la cosa migliore e’ mai abbandonare, mai smettere di sperare, lasciarsi andare solo quando non c’e’ piu’ niente da fare, ma prima di allora combattere, persistere, lottare, sperare...
Fabio - Milano (MI), 27 Marzo 2015
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